“Se vuoi casino vai a Favignana, se intendi ritrovare te stesso vieni a Levanzo”.

Questa parole sono di Mauro, originario della più piccola delle Isole Egadi in Sicilia, che sull’isola nel periodo estivo accompagna i visitatori in barca intorno all’isola.

L’arcipelago delle Egadi al largo della costa trapanese è composto da tre Isole abitate (Favignana, Marettimo, Levanzo) e da alcuni isolotti non abitati (Isola di Maraone, Isola Formica, Isole dello Stagnone, Isola Galera, Isola Galeotta, Isola Preveto, Faraglione).

Favignana vista da Levanzo

Le parole di Mauro introducono bene alla cifra di questo isolotto. L’isola, sebbene molto vicina alla costa (si arriva in 30 minuti di aliscafo), probabilmente proprio perchè molto vicina a Favignana è rimasta all’ombra del grande sviluppo turistico delle Egadi. La popolazione invernale è stimata in circa quaranta persone, per lo più anziani. I giovani, tra cui lo stesso Mauro, in inverno vivono e lavorano lontano dall’isola.

Sebbene in estate l’isola si popoli resta comunque un luogo estremamante pacato.

 

 

Levanzo si presta come luogo eccellente per chi voglia realmente rallentare i propri tempi e riscoprire un rapporto diretto con il mare e la natura. Il paese si sviluppa attorno al porto. Una stradina pedonale unisce le principali attività del paese. La Pensione Paradiso, l’unico albergo, piuttosto antico negli arredi e nella struttura, ma tenuto molto pulito dai ragazzi che lo gestiscono. La pensione di propone in mezza pensione nel ristorante annesso, nel quale abbiamo mangiato veramente molto bene e che consigliamo.

Abitato di Levanzo

Come orientarsi

Sulla via principale del paese si trovano anche gli altri due bar ristoranti, che offrono menù a base di pesce anche questi con un’ottima qualità e ben recensiti  da chi li frequenta.

Sulla stradina che fiancheggia il porto si trova un panificio La chicca che condisce delle focacce locali realizzate con una sorta di pane pizza condito in vari modi e sopratutto “cunzatu” in modo tradizionale (olio origano pomodoro formaggio, acciughe). Ottima scelta per un pranzo al sacco in spiaggia.

Sebbene il cibo sia molto buono certamente non si viene a Levanzo per il cibo, ma per godere di paesaggi e luoghi estremamente suggestivi, ancora molto distanti dal turismo di massa.

Dando le spalle al porto la strada prosegue sulla destra e superato il piccolo cimitero conduce ad alcune calette. Le calette sono esposte in modo diverso rispetto ai venti, il che consente sempre di torvare un posto dove fare il  bagno con mare tranquillo.

Nell’ordine si incontrano Cala Fredda, Cala Minnula, Cala Nucidda. Cala Minnula, è chiamata cosi perché da questa cala i pescatori dell’isola uscivano in mare per pescare le minnule (pesci locali), trovate ancora attezzi della pesca in disuso, probabilmente usati fino a qualche decennio fa.

Questa caletta gode di una pineta che si spinge quasi sul mare.

 

Levanzo, Case Florio

Levanzo, Case Florio

Continuando su questo versante Cala Calcarea, non raggiungibile dalla costa, ma da un sentiero interno che attraversa la pineta. Cosi chiamata perchè qui arrivava una sorgente di acqua dolce. La passeggiata dal paese è di circa trenta minuti con passo comodo. Ed è consilgiatissima, perchè consente di vedere la torre saracena, e sopratutto la Case Florio. Si tratta di stabilimenti che i Florio utilizzavano per stoccare il vino che veniva prodotto sull’isola. In cala Calcarea è facile riconoscere i terrazzamenti risalenti al periodo in cui l’isola era coltivata a vite.

Levanzo, Cala Calcarea

Levanzo, Cala Calcarea

Gli immobili sono stati recentemente acquistati da Prada come residenza estiva.

 

Cala Tramontana

Levanzo, Cala Tramontana

La Cala più bella dell’isola è certamente cala Tramontana.  Si trova nel lato opposto al paese a circa quattro chilometri. La si raggiunge in barca o a piedi in un percorso a piedi di circa un’ora e mezza. Sono quattro chilometri.

Qui potete apprezzare l’acqua cristallina di Levanzo, che le è valsa l’appellativo di Isola della barche volanti. La traparenza dell’acqua dà infatti l’idea che le imbacazioni siano sospese in aria e non sull’acqua.

 

 

Dando le spalle al porto prendendo la strada sulla sinistra, si arriva al Faraglione. Prima del faraglione una discesa molto ripida porta ad una spiaggetta molto suggerstiva nascosta in una insenatura tra gli scogli, chiamata spiaggia degli innamorati. La vedete facilmente con il giro in barca, mentre l’accesso via terra, è un po’ difficoltoso sebbene possibile.

Sull’isola si trova una grotta con graffiti di età paleolitica e neolitica, la grotta Genovese, visitabile tutte le mattine.

Nei pressi di Cala Minnola si trova invece il relitto di una nave romana a circa 25 metri di profondità, il sito è segnalato da una boa e gli appassionati di diving possono visitarlo. Sull’isola è possibile affittare l’attrezzatura se siete in possesso di brevetto.

L’isola è bene visitarla oltre via terra anche via mare, oltre al citato Mauro che vi porta in giroco il suo comodo gommone, anche l’imbarcazione di Salvatore

 

Come arrivare

Si arriva facilmente da trapani e favignana con l’aliscato

Contatti Utili

Per la visita della grotta

Per gli appasionati di diving

 

Per il giro dell’isola

Mauro +39 389 – 8817047

Salvatore  +39 339 – 7367785

 

Per ospitalità è stata predisposta dai residenti un gruppo facebook (affittacamere levanzo), che potete contattare per verificare disponibilità e costi.

 

Il presente articolo è un prodotot redazionale e non è stato chiesta alle attività citate alcuna forma di contributo economico. I servizi testati sono stati regolarmente pagati.

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