Il pomodoro è parte del paesaggio e della cultura gastronomica siciliana. Al punto che sarebbe inimmaginabile parlare di cibo ed agricoltra in Sicilia prescindendo dal pomodoro, dalle sue varietà e dalle preparazioni a base di pomodoro.

Il pomodore apparve in Europa nella prima metà del’500. Proveniva dal nuovo continente dove era noto come tomatl, specificamente xi-tomatl, per distinguerlo dal mil-tomatl, il tomatillo.

Presso i Maya era peraltro molto più diffuso il tomatillo del pomodoro. In Spagna,che fu il primo paese europeo dove venne importato, non trovò subito fortuna. Le prime varietà introdotte in Europa è verosimile che contenessero solanina in quantità elevata e potevano risultare indigeste. Per questo fu utilizzato da principio come pianta ornamentale.

In Sicilia, il tomatl (tomato) prende nome di Pumurammuri, di derivazione dal francese Pomme d’amour. La Sicilia fu  la prima regione italiana che conobbe la nuova pianta, non a caso dalla Sicilia provengono le ricette italiane più antiche a base di pomodoro, soprattutto sughi e conserve essiccate.

Ben presto da specie alloctona il pomodoro si inserisce nel paesaggio agricolo siciliano, in ragione delle forti escursioni termiche, e delle estati calde e secche che contribuiscono a definire  il caratteristico colore e sapore del pomodoro siciliano.

Una delle varietà di pomodori più saporite in circolazione, in tempi recenti riscoperta è quella del “siccagno”, un pomodoro diffuso nell’entroterra della Sicilia occidentale. Un pomodoro che cresce senza acqua preferibilmente su terreni argillosi. Molto usato per le salse e l’estratto.

Più recente la selezione del Ciliegino, prodotto tutto l’anno nelle serre del versante orientale. Quello prodotto a Pachino nel siracusano è tutelato dalla denominazione IGP. Un pomodoro questo che cresce su terreno sabbioso spesso in prossimità del mare. Si dice che il suo sapore sia dovuto alla capacità delle piante di attingere acqua salmastra dal sottosuolo.

Terreni sabbiosi e mare sembrano fare bene al pomodoro siciliano, come dimostra anche il Marsalino. Pomodoro a grappolo prodotto sulla costa di Marsala, noto per la sua dolcezza.

Altro pomodoro, che capita di incrociare spesso in Sicilia è il costoluto. In estate è facile trovare venditori di cassette agli angoli delle strade. Il costoluto è un pomodoro ottimo per preparare salse e conserve, e spesso utilizzato per la preparazione delle conserve di salsa fatte in casa per l’inverno, tradizione che in Sicilia, nonostante la frenesia dei tempi moderni, ancora persiste in molte famiglie.

 

Rosolino Palazzolo – Agriocoltore, gestisce un orto biologico (l’orto di Rosolino) in provincia di Palermo (Terrasini). L’azienda è specializzata in colture tropicali: mango, papaia, banane. In corso anche lo sviluppo di una piantagione di caffè.

 

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